Seguiremo infine la parabola che portò l’Italia, nel Cinquecento, a perdere per sempre la sua connotazione di grande attore della storia dell’Occidente e a cedere il passo ad altre potenze alle quali il denaro, forse più degli eserciti, diede il predominio su imperi più estesi che mai. Vedremo la nascita della grande finanza – dai Medici, ai Fugger, ai genovesi – e del suo rapporto simbiotico con il potere, dall’ascesa alla caduta.
Da un punto di vista analitico introdurremo in questo volume la visione storica di Braudel e i cicli sistemici di accumulazione di Arrighi che, proprio partendo dall’analisi di quei lontani secoli, provano a fornirci un modello per la comprensione delle grandi trasformazioni che sarebbero avvenute di lì in avanti, fino ai nostri giorni.
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